Titolo:Alluvioni in Pianura Padana: una storia lunga millenni
Programma:La fuoriuscita di acque dal letto di un fiume in concomitanza di eventi meteorici eccezionali può portare all’allagamento di aree molto vaste della pianura. Questo processo naturale è alla base della formazione delle pianure alluvionali. La diffusione dell’uomo in Pianura Padana, lo sfruttamento agricolo e la costruzione di centri abitati e infrastrutture ha imposto un forte controllo sull’attività dei principali corsi d’acqua attraverso la costruzione di argini, canali di drenaggio e casse di espansione. Una accurata documentazione è disponibile sugli eventi alluvionali recenti (tra cui quelli del F. Secchia del 2014 e del F. Enza del 2017), mentre quelli del passato storico sono citati in poche fonti scritte. Attraverso lo studio del record geologico è possibile ricostruire la dinamica degli eventi più antichi, per i quali non esiste documentazione scritta. Sedimenti alluvionali, che ricoprono le città romane di Mutina e Bononia per uno spessore complessivo superiore a 4 m, sono la testimonianza di eventi alluvionali catastrofici accaduti nella tarda antichità e nell’alto medioevo.
Relatori:Stefano Lugli e Luigi Bruno.
Periodo:ottobre 2023/giugno 2024 – giorno da concordare
Prenotazione:stefano.lugli@unimore.it – luigi.bruno@unimore.it

Titolo: La grande frana del Vajont: un disastro prevedibile?
Programma: Verranno illustrate le cause e gli effetti disastrosi della frana del Vajont che il 9 ottobre 1963 ha provocato quasi 2000 vittime e la distruzione di numerosi abitati nelle valli del Piave e del Vajont.
Relatori: Mauro Soldati
Periodo: ottobre 2023/giugno 2024 – giorno da concordare
Prenotazione: mauro.soldati@unimore.it

Titolo: Radiografia di una frana: l’uso delle onde sismiche per la mitigazione del rischio idrogeologico
Programma: La trattazione riguarda come le onde sismiche, nei loro differenti modi di propagazione, possano essere utilizzate per una caratterizzazione non invasiva dei versanti instabili. Le indagini sismiche attive, ad esempio, permettono di stimare la profondità della superficie di scivolamento e le caratteristiche geomeccaniche del corpo frana. Le indagini sismiche passive sono fondamentali in ottica di monitoraggio e consentono di osservare le variazioni di comportamento delle strutture instabili.
Relatori: Diego Arosio
Periodo: ottobre 2023/giugno 2024 – giorno da concordare
Prenotazione: diego.arosio@unimore.it